NUTRIZIONISTA

Il nostro Nutrizionista

S
alvatore Alessandro Giannino è biologo nutrizionista, specializzato in antropologia evolutiva e biogeografia mediterranea.

Dal 1999 al 2011, coordinatore scientifico al Programma Mediterraneo dell’UNESCO; direttore scientifico della Commissione Internazionale in supporto all'inscrizione della Dieta Mediterranea sulla lista del Patrimonio culturale immateriale dell'umanità.

Dal 2012 è il Delegato dell’Assemblea Parlamentare del Mediterraneo presso l’UNESCO e il Centre international de hautes études agronomiques méditerranéennes (CIHEAM). È Presidente dell'Associazione italo-francese Mediterran: il nostro stile di vita e autore di numerose pubblicazioni scientifiche internazionali e documentari televisivi.

Specialista delle Nazioni Unite per la Dieta Mediterranea ed i disturbi del comportamento alimentare, con una particolare attenzione nella dieta di mantenimento per le forme di regressione delle malattie oncologiche e per le patologie cardio-vascolari.



I
l cibo come terapia per riportare la qualità al centro della vita. Una riflessione che nasce proprio osservando i primi sintomi di disturbo del comportamento alimentare giovanile. Ovvero la scelta di isolarsi dal convivio familiare, del pasto o della cena, per costruirsi una nuova identità di consumo, sulle macerie delle tradizioni orali trasmesse dalla storia della propria famiglia, e dal suo legame con il ricchissimo territorio mediterraneo.

Dal colon all'esofago, dall'ovaio alla mamella, dal fegato al pancreas, fino al mieloma, aumentare di peso favorisce quasi tutte le neoplasie oncologiche, che trovano concause in grasso e infiammazioni. Lo dimostra un rapporto dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) che come buona notizia prova come perdere peso serve a modificare la curva del rischio.


Si dimagrisce non perché si assumono meno calorie ma perché si è più attivi e si mangia meglio grazie ad uno stile di vita patrimonio dell'umanità: la dieta mediterranea

C
osì la migliore risposta nella prevenzione di varie malattie tra le più diffuse (come le patologie cardiovascolari...), e nella fase di regressione delle malattie oncologiche, è il ritorno all' antica Dieta Mediterranea.

Quella dei nostri nonni e bisnonni, soprattutto sulle coste italiane, prima del dopo guerra per intenderci. Praticamente una dieta vegetariana con aggiunta di pesce e pochi latticini freschi. È quindi di fondamentale importanza mangiare cose della nostra terra, le stesse che avrebbero mangiato i nostri avi, perché anche se non lo sappiamo il nostro organismo ne porta la memoria ed è stato allenato dall'evoluzione a rispondere bene a cibi che conosce. Perché due terzi della longevità dipendono dallo stile di vita e solo un terzo dall'ereditarietà genetica.